La zona aumenta celermente con nuove case e nel 1970 nasce l’esigenza di una
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hiesa più ampia che è dedicata a N.S. di Czestochowa per desiderio del Card. Wyszynski, Primate della Polonia, il quale in occasione del Millennio della Polonia cristiana, in una udienza privata, chiede a Papa Paolo VI che vi fosse in Roma, centro della cristianità, una chiesa dedicata alla Madonna, Regina della Polonia. E’ scelta quella progettata per la Rustica e la parrocchia di S. Massimo cambia titolo: parrocchia di N.S. di Czestochowa.
Nell’ottobre 1974, essendosi ritirato il clero diocesano per motivi di salute, la Parrocchia viene affidata ai PP. Benedettini Silvestrini e si costituisce la Comunità monastica di N. S. di Czestochowa., formata da cinque monaci: D. Ugo Peressin, Parroco-Priore, D. Fortunato Radicioni e D. Nicola Recchiuti, Vice-Parroci, D. Colombano Barcatta e D. Cleto Tuderti, Collaboratori. La Comunità parrocchiale contava allora circa 8.000 fedeli.